Uno degli istinti più forti che io abbia mai sentito nella vita è quello verso la libertà.
Quando siamo bambini ci viene insegnato cos’è bene fare e cosa è bene non fare, cosa è lecito e cosa non lo è, come dobbiamo “sentirci” in determinate situazioni e, di conseguenza, come domare i nostri istinti e desideri.
Questo ci porta ad erigere le barriere di un recinto all’interno del quale viviamo, smettendo di accorgerci, da un certo punto in poi, della sua stessa esistenza e, per di più, giustificandone spesso la sua ristrettezza.
Se non fossimo dotati di una saggezza profonda e di un superiore senso di discernimento, non incontreremmo alcun problema nel vivere una vita intera all’interno di quei limiti “prestabiliti”. Tuttavia una vocina dentro di noi ci invita costantemente ad uscire dalla nostra zona di comfort e a sfidare quei limiti che sono divenuti, con il tempo, parte integrante del nostro essere.
Ascoltare quella vocina significa avere CORAGGIO (agire con il Cuore, sfidando quello che pensa la mente e quello che sentiamo di pancia), vincere la paura, le insicurezze e il giudizio delle altre persone.
Si, perché le persone a noi più vicine sono quelle che più facilmente tenteranno (inconsapevolmente) di farci restare all’interno del recinto, richiamandoci a quello che ai loro occhi (e un po’ anche ai nostri stessi occhi) appare come “l’ordine normale delle cose”.
Quando non riusciamo ad esercitare a sufficienza il nostro coraggio, mente e pancia hanno il sopravvento e, per un principio di autoconservazione e di equilibrio interiore, siamo portati a giustificare di buon grado le nostre scelte, reprimendo intuizioni, sentimenti e “vocazioni” profonde.
Molte delle scelte che ho abbracciato negli ultimi 15 anni della mia vita risultano molto impopolari (anche se, allo stesso tempo stranamente, suscitano invidia in molte persone, che inneggiano a un presunto “bacio della dea bendata”)
Ho lasciato un posto fisso molto ben pagato per dedicarmi a tempo pieno alle mie passioni;
Mi concedo la libertà di viaggiare a tempo pieno e di godere della bellezza di più città in cui vivere;
Sto lavorando per liberarmi dai legami e dalle cose che mi impediscono di vivere esattamente la vita che voglio, coltivando il “sé-centrismo”;
Ho sviluppato (e continuo a lavorare) su un senso di sicurezza che si fondi su di me (e non sul giudizio altrui) e che mi consenta di essere me stesso fino in fondo.
Molti affermano che la mia sia la strada più facile… in realtà è tutt’altro che facile! Anche se è quella più naturale e autentica, richiede di mettersi costantemente in discussione.
Vivere con CORAGGIO: questa è la direzione che ho scelto ed è anche l’augurio che mi preme rivolgerti per questo nuovo anno appena iniziato. Ne abbiamo tutti davvero bisogno.