Dopo quattro giorni chiuso in casa per raggiungere un obiettivo importante, mi sono reso conto di quanto fossi stressato, stanco e ragionassi in maniera strampalata.
Essere focalizzati e sfruttare un periodo di stress positivo può essere molto utile, ma quando questo ci allontana dal nostro essere e dal vivere pienamente, allora è necessario riequilibrare l’attività dei nostri emisferi cerebrali e ritornare in contatto con la nostra profonda saggezza.
La mattina seguente, di buon ora, sono andato a fare una passeggiata a Piazza di Spagna, perché le piazze e lo scorrere della vita mi riporta più facilmente in uno stato di flusso.
Essere in uno stato di flusso significa fondersi con il mondo attorno, accorciare le distanze fra noi e gli altri, integrarci con il ritmo naturale del luogo in cui ci troviamo, vivere il momento presente consapevoli di ciò che accade dentro e fuori.
Arrivato alla scalinata di Trinità dei Monti, una parte di me ha opposto resistenza.
Ho tentato di distrarmi leggendo l’E-mail sul cellulare, poi un libro sul Kindle e infine lasciando frullare in testa ancora pensieri di lavoro.
Poi mi sono accorto dei miei tentativi di assentarmi dal momento presente e ho sorriso fra me e me pensando a quante volte critico le persone con cuffiette e cellulare in mano in metropolitana :-)
Ho riposto in borsa i miei gadget e mi sono fatto guidare dal movimento dei turisti attorno a me, dai loro gesti e dalle loro espressioni; la coscienza si è espansa, inglobando tutto ciò che avevo attorno… finché la sensazione di apertura e fusione non è emersa.
Carino questo filmato, non è vero?
Insegna molto, così come insegna molto vivere la propria vita nel flusso.
Quel meraviglioso senso di benessere, apertura e armonia è rimasto con me fino a sera e, lo sapevo bene, sarebbe durato per giorni.