Oltre 10 anni di ricerca condotti dalla Dott.ssa Emma Seppala, del Centro per le Ricerche e l’Educazione sull’Altruismo e la Compassione della Stanford University spiegano le 10 Buone Ragioni Scientifiche per Meditare.
Si evidenziano, in particolar modo, effetti positivi sulla concentrazione, sulle relazioni sociali, sulla memoria, sull’attenzione, sulla resilienza ( la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà) e cambiamenti strutturali dell’organo cerebrale.
La Dott.ssa Seppala ha pubblicato un approfondimento presso: https://edubirdie.com/blog/science-based-reasons-try-loving-kindness-meditation-today dove parla di:
- Miglioramento della Salute
- Miglioramento sistema immunitario (anche in malattie come HIV e tumori)
- Diminuzione del dolore
- Diminuzione dell’infiammazione cellulare
- Miglioramento della Felicità
- Aumento delle emozioni positive
- Diminuzione dei sintomi depressivi
- Diminuzione dell’ansia
- Diminuzione dello stress
- Miglioramento delle Relazioni Sociali
- Miglioramento delle interazioni sociali e dell’intelligenza emotiva
- Aumento della capacità di provare compassione
- Diminuzione della sensazione di solitudine
- Miglioramento dell’Autocontrollo
- Miglioramento della capacità di gestire le proprie emozioni
- Miglioramento dell’abilità introspettiva e della consapevolezza
- Cambiamenti fisici nel Cervello
- Aumento della materia grigia
- Aumento del volume delle aree riguardanti le emozioni e l’autocontrollo
- Aumento della Produttività
- Miglioramento della focalizzazione e dell’attenzione
- Miglioramento dell’abilità di multitasking (gestire più attività contemporaneamente)
- Miglioramento della memoria
- Miglioramento della creatività e dell’abilità di pensare fuori dagli schemi.
- Maggior Saggezza (più possibilità di pensare in prospettiva, consapevolezza del proprio potere creativo e di gestione di se stessi, affinare talenti, lasciare andare blocchi e limitazioni, miglioramento della qualità generale della vita)
e un’infografica, tradotta in Italiano dal sottoscritto, consultabile qui sopra.